lunedì 4 dicembre 2017

Storie arzille // ... benvenuto al Sud

Ho conosciuto Piero nel 2012. Quella sera di giugno Nina portava l'Amore è Femmina Tour sul palco del Piossasco Jazz Festival, paese nella provincia di Torino. Era il suo primo concerto della Zilli e oggi, a distanza di cinque anni, gli ho chiesto di raccontarci i suoi ultimi tre ... caratterizzati da un lungo viaggio verso Maglie passando da Napoli e facendo tappa a Bari e da una passione per Nina Zilli che in pochi possono comprendere. È la storia di un viaggio, è la storia di un'amicizia "sparsa" per tutta l'Italia, è la storia di Piero ed è una storia totalmente arzilla che con piacere vi racconto.


C'era una volta ...
Le favole o le storie belle che ci raccontavano da bambini di solito iniziavano così; proprio con un C’era una volta, che normalmente veniva completato da “un re”, “una principessa” o comunque il protagonista di turno. Questa mia storia invece inizia con C’era una volta ma non c’è un protagonista.

La partenza



Questa storia inizia il 24 novembre 2017 alle ore 3:00 del mattino: fuori è tutto tremendamente buio e silenzioso, c'è un accenno di brina sul parabrezza dell'auto ma quando pigio lo starter della mia Ford Fiesta GPL tutto si "accende" e la strada sembra meno buia e il silenzio è rotto dalla colonna sonora che fa da sfondo a questa scena ... She caught the Katy. La mia meta è Napoli ma prima dovrò fare una tappa a Roma dove dovrò incontrarmi con altri ragazzi per raggiungere insieme il capoluogo campano. La nebbia è una costante fino a Tortona, poi a farmi compagnia fino a La Spezia ci sarà una pioggerellina fastidiosa. Vado avanti per la mia strada ...

L'arrivo a Roma
Arrivo nella Capitale verso le 9:30, in perfetto orario visto che l'appuntamento con i ragazzi sarà un'ora più tardi. Ad incontrarmi ci saranno altri ArZilli che, come me, hanno acquistato il biglietto per il concerto di Nina che si terrà quella sera stessa presso La Casa della Musica Ferdinando I.
Loro sono Rita&Fabio e Giulia. Il tempo di un abbraccio e di gustare un maritozzo facendo quattro chiacchiere che è già ora di infilarci in autostrada, Napoli è distante poco più di duecento km ma il viaggio in compagnia, con questa compagnia, sarà sicuramente più ... leggero.

Finalmente Napoli
Eccoci arrivati nel pomeriggio, un salto in albergo dove alloggerò dopo il concerto per il check-in  e via di corsa per raggiungere amici ArZilli che ci stanno attendendo, ovvero Gennaro e Nicoletta. Gennaro ci accoglie a casa sua con due vassoi di #fiocchidineve che se non li avete mai assaggiati non sapete davvero cosa vi perdete. Hanno la forma di un arancino con un ripieno di panna e ricotta che fanno resuscitare i morti.


Dopo essermi "sfondato" con due di questi si parte tutti insieme verso il club che ospiterà il concerto. Ai più attenti non sarà scappato il fatto che siamo in sei e la macchina è una. Ehm ehm… avete ragione: ringraziamento speciale per Giulia che ha fatto la contorsionista.

Il concerto
Attendiamo che aprano i cancelli e, finalmente verso le 20:10 è ora di entrare. Raggiungiamo la transenna sotto il palco e tra conversazioni più o (molto) meno serie, qualche selfie di gruppo inganniamo l’attesa. Ormai è ora: Nina e la Motherfunkers Band salgono sul palco e il resto è storia: cantare a squarciagola tutti insieme, fare le coreografie di rito, inneggiare a questo o quel musicista è naturale come bere un bicchiere d’acqua. E poi? E poi l’attesa; l’attesa di poter scambiare qualche chiacchiera con Lei che, dopo qualche minuto, ci ricompensa con la sua presenza.
Arriva con in mano una polaroid digitale dicendo «Questa volta la foto la faccio io».


Ci fa mettere in posizione e ... click! Riccardo (fa parte della crew della Zilli, ndr) ci scatta la foto che proprio come una polaroid degli anni 70 comincia a prendere forma sotto i nostri occhi. C’è tempo per una battuta con ognuno degli ArZilli presenti, degli autografi di rito e dei selfie. Ciao Nina, sei stata una meraviglia ma è ora di congedarsi. Baci e abbracci per Nicoletta che torna a casa per conto suo e noi cinque ci salutiamo sotto casa di Gennaro con la speranza di rivedersi quanto prima.

Salento arrivo ...
Poche (anzi, pochissime) ore di sonno, una sfogliatella riccia e un cappuccino per colazione e sono già in auto per raggiungere Maglie, prossima tappa di questo Modern Art Tour. Ho davanti 445 km di asfalto da percorrere e decido di farlo senza troppa fretta, arrivando a destinazione verso 15:30.
L’albergo non è distante dalle Industrie Musicali ed ho il tempo per rimettermi un pò in sesto.
Ceno come le galline (che dalle mie parti in Piemonte significa mangiare presto) e raggiungo il luogo del concerto che sono quasi le 20. Ad attendermi c’è già Valeria con la quale chiacchieriamo in attesa che aprano i cancelli. Una volta entrati nel locale raggiungiamo la transenna (ormai è un’abitudine) e teniamo un posto per un'altra arzilla salentina, Francesca, che arriva con una sua amica e suo fratello. Il copione di Napoli viene replicato con coretti, coreografie e tutto il necessario ma io sono preso dalla mia reflex e scatto foto per portare a casa qualche bel ricordo della serata.



Al termine del concerto veniamo nuovamente accolti da Nina che, come al solito, si dimostra gentilissima e disponibilissima dedicando attenzione a tutti i fan. Foto, dediche e autografi non mancano. È impossibile non volerle bene.
Lascio Francesca ad una festa di compleanno a Lecce, la sua serata continuerà in città ma la promessa è quella di rivederci se il Modern Art Tour prenderà forma anche in estate. Con Valeria, invece, ci rivedremo anche l’indomani perché replicherà a Modugno.
Di ritorno verso l’albergo trovo un camioncino di street food ... vuoi farti scappare la possibilità di assaggiare le bombette salentine? #maisia e allora prima di infilarsi sotto le coperte procediamo al “rabbocco” portando a termine il secondo giorno di tour.

Ultima tappa ... Modugno
Dopo un buon sonno ristorator, una “colazione industriale” a base di pasticciotto, croissant, succo d’arancia, cappuccino ... lo so faccio schifo ... è ora di mettersi in viaggio per raggiungere Modugno. Il concerto si terrà al Demodè Club che dista solo dieci minuti di auto dal mio albergo. Con calma mi do una rassettata e mi dirigo verso il locale. Sul posto ci sono già l'arzillo Federico e una sua amica, poi, pian piano, cominciano ad arrivare anche gli altri: Anna con sua mamma Grazia, Annamaria, Angelika e Valeria. Il freddo è pungente ma i cuori si scaldano quando arriva Nina che scende dall’auto e ci saluta prima di infilarsi nel locale per il soundcheck. Quattro chiacchiere con Jeeba, Heggy e Nico che arrivano sul furgone insieme agli altri musicisti e si entra. Dopo due concerti in transenna uno vissuto appieno a Napoli e l'altro da fotografo a Maglie, oggi è la volta di godermi lo spettacolo dalle retrovie. Assistere al concerto dal fondo è un’esperienza altrettanto significativa che diventa ancora più esaltante se passata insieme a Margherita che si occupa del merchandising della Zilli. Chiacchierata piacevolissima nel prima che cominci il concerto e cenni di intesa in vari momenti dello stesso a sottolineare la performance della nostra Nina.


Il post concerto è stato fantastico e, dopo aver salutato i ragazzi della band vecchi e nuovi è stata la volta di Nina che mi ha subito chiesto «Ma ti fai anche la Calabria e la Sicilia?», dipendesse da me parteciperei ad ogni suo concerto perché se lo merita. Lascio spazio agli altri fan che la abbracciano con il calore che solo le persone del Sud sanno dare e dopo i saluti di turno usciamo.

Pit-Stop Ancona
Quando tutto sembra finito, invece, trovo ancora il tempo di fermarmi al casello di Ancona Nord per incontrare un'altra arzilla speciale, Mari.


Come promesso dovevo farle recapitare un autografo della nostra Nina e lei, puntuale ma ... distratta, lo recupera concedendosi anche alla Polizia Stradale: cara Mari, va bene che ho portato cinque persone in auto a Napoli ma l'inversione di marcia in autostrada ... proprio non si può fare!

Si torna a casa ...
Ecco, il protagonista di questa storia non c’è. Il protagonista è la passione per un’artista che è una ragazza speciale, una cantante che quando è sul palco da il 110% di se stessa, che sa coinvolgerti, che sa toccare i tuoi sentimenti, che ti fa rimanere a bocca aperta per la sua presenza scenica e per la sua bravura; e che poi, quando la incontri, ti mette a tuo agio sfoggiando una semplicità che ha dell’incredibile. Questa è Nina Zilli. Questo è il potere che ha: creare amicizie, farti sentire #1xunattimo con tutti gli altri ArZilli. Si, grazie a lei siamo una famiglia, una meravigliosa famiglia.
I 2.707 km fatti in questa trasferta non sono pesati e ne rifarei il doppio anche solo per un unico concerto. Torino è pronta ad accogliermi e ci tornerò con il cuore colmo di amore ripensando a tutti questi meravigliosi momenti.


 #morefayah #staysoul #lovalova #yaman

[Piero Albertella]

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