"Se ti trovi davanti alla poesia lo capisci subito, come l'amore. La poesia non ha bisogno di superare l'esame del tempo; la prova della sua bellezza non è il fatto che non siamo più riusciti a scordarla, ma che abbiamo capito che non l'avremmo scordata mai più"
Robert Frost
Era Domenica scorsa ed ero sul treno che mi riportava a casa da Torino mentre leggevo queste righe...
Ero stanca, stanchissima; Avevo le gambe indolenzite da quanto avevo ballato la sera prima...
Mi stavo quasi per addormentare quando, leggendo queste parole del magico Forst, la mia attenzione si è riaccesa immediatamente, lasciandomi stupita, in quanto in due righe, quasi un secolo fa ormai, Frost è riuscito a descrivere perfettamente quello che Chiara, fin dal primo momento, ha rappresentato per me!
In un attimo mi sono ritrovata con gli occhi chiusi e veloci fotogrammi della sera precedente scorrevano sotto le mie palpebre:
la lunga attesa sotto il palco, un Hiroshima che srtabordava, il caldo che aumentava a sproposito, i volti dei "novelli" che non sapevano cosa aspettarsi, i volti di chi invece, cosa aspettarsi... lo sapeva benissimo (!!!), il sudore nebulizzato tutto intorno e poi un fotogramma NERO... il buio per un attimo, sagome che iniziano a muoversi sul palco e finalmente, questi fotogrammi afoni iniziano a riempirsi di musica... e allora ecco che li rivedo, come se di nuovo fossero davanti a me:
Nico e le sue bacchette magiche, Heggy con il suo basco, il suo sorriso inimitabile e la sua chitarra pronta ad essere pizzicata ancora una volta, Pelo, le sue manone agili che sfiorano le corde del basso e il suo bacino che...... e ancora Gange che gioca con i tasti neri, il Maestro Zaghi con le guance gonfie e Jeeba, bello come il sole, gli occhi pieni d'amore.. suona la sua tromba e annuncia l'ingresso della sua Regina... della Nostra Regina...
Chiara, occhioni grandi come non mai, quello sguardo attonito che sembra quasi che ogni volta sia la prima volta per lei... un sorriso smagliante avvolto da un rossetto color corallo.. abito rosso e tacco vertiginoso come prima... più di prima! Bella da togliere il fiato, ma non è una novità!
La Smoke attacca con le note di "Per le Strade", Nina tiene il tempo con le sue gambe affusolate e l'Hiroshima si scalda, si scalda sempre di più...
Fotogrammi colorati e musicati... luci verdi, blu viola... I suoi occhi, la sua bocca, le sue mani, il sudore dappertutto... quelle sue espressioni inimitabili...
Note che corrono troppo in fretta, acuti, bassi, improvvisazioni e ancora gente che da sotto il palco non ha smesso un secondo di ballare.
Il Maestro Simo che super sudato continua a scattare senza perdersi nemmeno uno sguardo della nostra Nina, i miei adorati Ale e Matte in visibilio come sempre...
Ed ecco che velocissime arrivano le note di "L'amore si fa con il Cha Cha Cha"... e rivivo la stessa sensazione di rammarico della sera prima.. perchè è sempre così bello... ma è talmente bello... che finisce troppo in fretta!!!
Arrivo a Milano... scendo dal treno ripensando al week end appena passato, ripenso agli arzilli del mio cuore, che già mi mancano.. ripenso a lei che, per quanto mi riguarda, come recita la poesia che ha fatto nascere questo racconto, è stata davvero un amore a prima vista quando nell'ormai lontano maggio 2010 vidi il suo CD riposto su di uno scaffale con quel magnifico volto in copertina e quel sorriso magnetico che mi attirò a se, tanto da comprarlo quel CD, senza sapere ne' chi fosse, ne' che musica facesse quella bella morettona ritratta in copertina..
Sapevo solo che in quell'attimo mi trovavo davanti alla POESIA e che non l'avrei scordata MAI PIU'
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