lunedì 4 dicembre 2017

Storie arzille // ... benvenuto al Sud

Ho conosciuto Piero nel 2012. Quella sera di giugno Nina portava l'Amore è Femmina Tour sul palco del Piossasco Jazz Festival, paese nella provincia di Torino. Era il suo primo concerto della Zilli e oggi, a distanza di cinque anni, gli ho chiesto di raccontarci i suoi ultimi tre ... caratterizzati da un lungo viaggio verso Maglie passando da Napoli e facendo tappa a Bari e da una passione per Nina Zilli che in pochi possono comprendere. È la storia di un viaggio, è la storia di un'amicizia "sparsa" per tutta l'Italia, è la storia di Piero ed è una storia totalmente arzilla che con piacere vi racconto.


C'era una volta ...
Le favole o le storie belle che ci raccontavano da bambini di solito iniziavano così; proprio con un C’era una volta, che normalmente veniva completato da “un re”, “una principessa” o comunque il protagonista di turno. Questa mia storia invece inizia con C’era una volta ma non c’è un protagonista.

La partenza



Questa storia inizia il 24 novembre 2017 alle ore 3:00 del mattino: fuori è tutto tremendamente buio e silenzioso, c'è un accenno di brina sul parabrezza dell'auto ma quando pigio lo starter della mia Ford Fiesta GPL tutto si "accende" e la strada sembra meno buia e il silenzio è rotto dalla colonna sonora che fa da sfondo a questa scena ... She caught the Katy. La mia meta è Napoli ma prima dovrò fare una tappa a Roma dove dovrò incontrarmi con altri ragazzi per raggiungere insieme il capoluogo campano. La nebbia è una costante fino a Tortona, poi a farmi compagnia fino a La Spezia ci sarà una pioggerellina fastidiosa. Vado avanti per la mia strada ...

L'arrivo a Roma
Arrivo nella Capitale verso le 9:30, in perfetto orario visto che l'appuntamento con i ragazzi sarà un'ora più tardi. Ad incontrarmi ci saranno altri ArZilli che, come me, hanno acquistato il biglietto per il concerto di Nina che si terrà quella sera stessa presso La Casa della Musica Ferdinando I.
Loro sono Rita&Fabio e Giulia. Il tempo di un abbraccio e di gustare un maritozzo facendo quattro chiacchiere che è già ora di infilarci in autostrada, Napoli è distante poco più di duecento km ma il viaggio in compagnia, con questa compagnia, sarà sicuramente più ... leggero.

Finalmente Napoli
Eccoci arrivati nel pomeriggio, un salto in albergo dove alloggerò dopo il concerto per il check-in  e via di corsa per raggiungere amici ArZilli che ci stanno attendendo, ovvero Gennaro e Nicoletta. Gennaro ci accoglie a casa sua con due vassoi di #fiocchidineve che se non li avete mai assaggiati non sapete davvero cosa vi perdete. Hanno la forma di un arancino con un ripieno di panna e ricotta che fanno resuscitare i morti.


Dopo essermi "sfondato" con due di questi si parte tutti insieme verso il club che ospiterà il concerto. Ai più attenti non sarà scappato il fatto che siamo in sei e la macchina è una. Ehm ehm… avete ragione: ringraziamento speciale per Giulia che ha fatto la contorsionista.

Il concerto
Attendiamo che aprano i cancelli e, finalmente verso le 20:10 è ora di entrare. Raggiungiamo la transenna sotto il palco e tra conversazioni più o (molto) meno serie, qualche selfie di gruppo inganniamo l’attesa. Ormai è ora: Nina e la Motherfunkers Band salgono sul palco e il resto è storia: cantare a squarciagola tutti insieme, fare le coreografie di rito, inneggiare a questo o quel musicista è naturale come bere un bicchiere d’acqua. E poi? E poi l’attesa; l’attesa di poter scambiare qualche chiacchiera con Lei che, dopo qualche minuto, ci ricompensa con la sua presenza.
Arriva con in mano una polaroid digitale dicendo «Questa volta la foto la faccio io».


Ci fa mettere in posizione e ... click! Riccardo (fa parte della crew della Zilli, ndr) ci scatta la foto che proprio come una polaroid degli anni 70 comincia a prendere forma sotto i nostri occhi. C’è tempo per una battuta con ognuno degli ArZilli presenti, degli autografi di rito e dei selfie. Ciao Nina, sei stata una meraviglia ma è ora di congedarsi. Baci e abbracci per Nicoletta che torna a casa per conto suo e noi cinque ci salutiamo sotto casa di Gennaro con la speranza di rivedersi quanto prima.

Salento arrivo ...
Poche (anzi, pochissime) ore di sonno, una sfogliatella riccia e un cappuccino per colazione e sono già in auto per raggiungere Maglie, prossima tappa di questo Modern Art Tour. Ho davanti 445 km di asfalto da percorrere e decido di farlo senza troppa fretta, arrivando a destinazione verso 15:30.
L’albergo non è distante dalle Industrie Musicali ed ho il tempo per rimettermi un pò in sesto.
Ceno come le galline (che dalle mie parti in Piemonte significa mangiare presto) e raggiungo il luogo del concerto che sono quasi le 20. Ad attendermi c’è già Valeria con la quale chiacchieriamo in attesa che aprano i cancelli. Una volta entrati nel locale raggiungiamo la transenna (ormai è un’abitudine) e teniamo un posto per un'altra arzilla salentina, Francesca, che arriva con una sua amica e suo fratello. Il copione di Napoli viene replicato con coretti, coreografie e tutto il necessario ma io sono preso dalla mia reflex e scatto foto per portare a casa qualche bel ricordo della serata.



Al termine del concerto veniamo nuovamente accolti da Nina che, come al solito, si dimostra gentilissima e disponibilissima dedicando attenzione a tutti i fan. Foto, dediche e autografi non mancano. È impossibile non volerle bene.
Lascio Francesca ad una festa di compleanno a Lecce, la sua serata continuerà in città ma la promessa è quella di rivederci se il Modern Art Tour prenderà forma anche in estate. Con Valeria, invece, ci rivedremo anche l’indomani perché replicherà a Modugno.
Di ritorno verso l’albergo trovo un camioncino di street food ... vuoi farti scappare la possibilità di assaggiare le bombette salentine? #maisia e allora prima di infilarsi sotto le coperte procediamo al “rabbocco” portando a termine il secondo giorno di tour.

Ultima tappa ... Modugno
Dopo un buon sonno ristorator, una “colazione industriale” a base di pasticciotto, croissant, succo d’arancia, cappuccino ... lo so faccio schifo ... è ora di mettersi in viaggio per raggiungere Modugno. Il concerto si terrà al Demodè Club che dista solo dieci minuti di auto dal mio albergo. Con calma mi do una rassettata e mi dirigo verso il locale. Sul posto ci sono già l'arzillo Federico e una sua amica, poi, pian piano, cominciano ad arrivare anche gli altri: Anna con sua mamma Grazia, Annamaria, Angelika e Valeria. Il freddo è pungente ma i cuori si scaldano quando arriva Nina che scende dall’auto e ci saluta prima di infilarsi nel locale per il soundcheck. Quattro chiacchiere con Jeeba, Heggy e Nico che arrivano sul furgone insieme agli altri musicisti e si entra. Dopo due concerti in transenna uno vissuto appieno a Napoli e l'altro da fotografo a Maglie, oggi è la volta di godermi lo spettacolo dalle retrovie. Assistere al concerto dal fondo è un’esperienza altrettanto significativa che diventa ancora più esaltante se passata insieme a Margherita che si occupa del merchandising della Zilli. Chiacchierata piacevolissima nel prima che cominci il concerto e cenni di intesa in vari momenti dello stesso a sottolineare la performance della nostra Nina.


Il post concerto è stato fantastico e, dopo aver salutato i ragazzi della band vecchi e nuovi è stata la volta di Nina che mi ha subito chiesto «Ma ti fai anche la Calabria e la Sicilia?», dipendesse da me parteciperei ad ogni suo concerto perché se lo merita. Lascio spazio agli altri fan che la abbracciano con il calore che solo le persone del Sud sanno dare e dopo i saluti di turno usciamo.

Pit-Stop Ancona
Quando tutto sembra finito, invece, trovo ancora il tempo di fermarmi al casello di Ancona Nord per incontrare un'altra arzilla speciale, Mari.


Come promesso dovevo farle recapitare un autografo della nostra Nina e lei, puntuale ma ... distratta, lo recupera concedendosi anche alla Polizia Stradale: cara Mari, va bene che ho portato cinque persone in auto a Napoli ma l'inversione di marcia in autostrada ... proprio non si può fare!

Si torna a casa ...
Ecco, il protagonista di questa storia non c’è. Il protagonista è la passione per un’artista che è una ragazza speciale, una cantante che quando è sul palco da il 110% di se stessa, che sa coinvolgerti, che sa toccare i tuoi sentimenti, che ti fa rimanere a bocca aperta per la sua presenza scenica e per la sua bravura; e che poi, quando la incontri, ti mette a tuo agio sfoggiando una semplicità che ha dell’incredibile. Questa è Nina Zilli. Questo è il potere che ha: creare amicizie, farti sentire #1xunattimo con tutti gli altri ArZilli. Si, grazie a lei siamo una famiglia, una meravigliosa famiglia.
I 2.707 km fatti in questa trasferta non sono pesati e ne rifarei il doppio anche solo per un unico concerto. Torino è pronta ad accogliermi e ci tornerò con il cuore colmo di amore ripensando a tutti questi meravigliosi momenti.


 #morefayah #staysoul #lovalova #yaman

[Piero Albertella]

venerdì 1 dicembre 2017

Modern Art Tour 2017 // Messina

"Si chiama Vittorio Emanuele ed è il teatro di Messina".
È questo lo slogan dello storico teatro che accoglie entusiasta il Modern Art Tour nella sua prima tappa siciliana. Inaugurato nel 1852 ha una capienza di mille posti a sedere, mille posti quasi totalmente gremiti per assistere al concerto di Nina Zilli e la sua band. Nel 1908 la città di Messina fu distrutta interamente da un terremoto ma l'unica cosa che rimase in piedi e senza subire danni fu proprio questo teatro. Fu un evento straordinario, straordinario come lo spettacolo che Nina ha saputo mettere in scena ieri sera e che il pubblico presente in sala ha molto apprezzato.
C'è stato molto calore dalla platea nei confronti dell'artista piacentina che ha saputo trascinare e coinvolgere tutti con le sue nuove melodie. I brani dell'ultimo cd sono stati ascoltati con molto interesse ma è con alcuni pezzi storici che il pubblico si è scatenato maggiormente, brani come Sola o Bacio d'addio, ma il culmine si è toccato con l'interpretazione di Se bruciasse la città.
Si è cantato e ballato a Messina e l'esigente pubblico siciliano è stato il perfetto connubio con lo show della Zilli che sul palco è stata straordinaria; come da scaletta ci sono stati i cambi d'abito e anche in questo caso la curiosità e l'apprezzamento non sono mancati.
Prossima tappa siciliana sabato 2 dicembre a Catania ... emozioni forti in arrivo.

Stay Soul

[Luigi Casella]



Foto di Roberto Ceraolo










martedì 21 novembre 2017

Storie arzille // Cinquanta ... e averli ascoltati tutti

Oggi vi racconto la storia di un Arzillo parmigiano. Si chiama Matteo e, sabato scorso a Brescia, ha raggiunto un traguardo importante, ovvero aver assistito a 50 concerti di Nina Zilli. Matteo "scopre" la musica della Zilli in radio, era l'epoca del tormentone 50mila e lui se ne innamora subito senza però sapere chi fosse a cantare il brano. Il cerchio si chiude con la partecipazione di Nina al Festival di Sanremo Giovani dove interpretando L'uomo che amava le donne si consacra definitivamente al grande pubblico e, di conseguenza, a Matteo che aggiunge al primo ep della cantante piacentina anche il cd Sempre Lontano contenente il brano premiato dalla critica sanremese. È il momento di porsi degli obiettivi e il primo prefissato è quello di incontrarla per farsi firmare le copie dei due dischi ...

2015, backstage tour finale del Frasi&Fumo Tour // San Marino

Qual'è stato il primo concerto a cui hai partecipato?
«Era un sabato sera, il primo maggio del 2010. Il concerto si tenne in piazza Fanfulla a Traversetolo, paese della provincia di Parma.»

Come è nata la passione per Nina Zilli?
«Proprio quel giorno. Dopo aver cantato nel pomeriggio al concerto del primo maggio a Roma è salita fino nel parmense per esibirsi nuovamente, sfidando anche la pioggia che ha disturbato ma non fermato il concerto. Finita l'esibizione sono stato l'ultimo di una ventina di persone che l'avevano aspettata per aver il suo autografo e ricordo benissimo come se fosse ieri che era davvero contenta ed emozionata del fatto che avessi comprato e fatto firmare sia l'ep che il cd. Da quella volta ho capito che la ragazza aveva qualcosa di speciale!»

50 concerti sono tanti tra cui scegliere ... ce n'è uno preferito?
«Cavoli devo dirne solo uno?! Come faccio?! ...  Ah ecco, ci sono: quello di Cartagena in Spagna. fare una mini vacanza al mare con concerto annesso della tua cantante preferita ... è il top! Poi la cerveza e la sangria erano davvero ottime!»

2012, backstage Alcatraz // Milano

Il ricordo più bello ...
«Sono tanti per fortuna, visto che ho goduto parecchio e fatto tante belle conoscenze e alcune amicizie vere, dovendo scegliere un momento è sicuramente la serata conclusiva del Sempre Lontano Tour 2010 all'Arenile di Bagnoli a Napoli. Concerto bellissimo, festa finale nel backstage con Nina, la Smoke Orchestra al gran completo, Big Fish (organizzatrice del tour di nina, ndr) e discografici! Infine, come ciliegina sulla torta, un ultimo brindisi verso le 3 del mattino sul terrazzino dell'hotel con Chiara e Jeeba dove con alcuni arzilli "storici" eravamo alloggiati anche noi.»

La canzone della Zilli che hai cantato di più
«Senza dubbio L'uomo che amava le donne ... decisamente una spanna di mano di "Gianni Morandi" sopra a tutte le altre sue canzoni. Averla poi cantata mentre Lei si esibiva al Teatro Ariston di Sanremo dove qualche anno prima la sua carriera è praticamente iniziata è stato da pelle d'oca!»

Rifaresti tutto?
«Domanda difficile... forse si o forse no (ride, ndr). Cinquanta in sette anni sono davvero tanti: ho macinato chilometri da Aosta fino ad Otranto. Ora sono un pó stanchino, come Forrest Gump penso che mi fermerò un attimo. Ho già disdetto gli alloggi per la "tripletta" di fine mese a Napoli, Modugno e Maglie ... forse la crisi del settimo anno inizia a farsi sentire.»

2012, Blue Note // Milano

Qualche rimpianto?
«Sognando un pó, anche se non ci ha mai suonato, mi sarebbe piaciuto molto vederla esibire nella suggestiva cornice del Teatro Romano a Taormina. Mentre una tappa che ho saltato ma che avrei voluto assolutamente assistere è stata quella sulle Dolomiti ... deve essere stato veramente molto bello.» 

Hai spesso citato l'album Sempre Lontano ... e gli altri suoi lavori?
«Sempre Lontano è decisamente da primo posto, non ha rivali! Quel disco, il suo primo disco, dal mio modesto punto di vista ancora oggi è il suo lavoro migliore! È nato un personaggio unico, nessuno come Lei tra le altre cantanti italiane dell'epoca. Era davvero tanta roba! Suoni e arrangiamenti super! Frasi e fumo e L'amore è femmina sono stati altri due bei lavori e anche i relativi tour sono stati entusiasmanti. Modern Art devo ancora imparare a conoscerlo bene, sto facendo un po' di fatica ad assorbirlo ma ascoltarlo live da una carica decisamente maggiore. Qui vedo una Nina Zilli molto diversa da come l'ho conosciuta, forse questo cambiamento mi ha spiazzato un po'.»

2015, Roxy Bar // Bologna

Il tuo rapporto con Nina e la Smoke?
«Io e Chiara siamo entrambi emiliani quindi determinati e ostinati, le ho sempre "rotto le balle" per avere ad ogni concerto una foto insieme ed è stata sempre molto carina è disponibile... santa subito!
Ci sono tante risate e battute da ricordare a fine serata nei camerini dove ormai la tensione post concerto si era decisamente smorzata. Con la Smoke il rapporto è andato oltre infatti sono stato diverse volte a sentirli nei loro progetti personali quando erano "in pausa" dai tour della Zilli. Quest'anno non ho avuto modo di vedere il Gange, Pelo e Zaghi, un saluto speciale per loro.»

Fatti una domanda e datti una risposta
«Più che una domanda e una risposta ho un desiderio: mi piacerebbe tanto che la musica di Chiara ritornasse ad essere come quella del primo album, con quelle sonorità e ritmi. La Zilli che preferisco è quella ed è la stessa che ancora adesso nei concerti fa ballare e cantare il pubblico.»

domenica 19 novembre 2017

Modern Art Tour 2017 // Brescia

La Leonessa d’Italia (Brescia, così chiamata da Giosuè Carducci per la valorosa resistenza contro gli Austriaci durante le dieci giornate di Brescia di fine marzo 1849) ha accolto la Regina del Soul al Lattepiù per la tappa lombarda e, ultima nel Nord Italia, del Modern Art Tour.
Una serata umida, quella di ieri, con il freddo pungente che non ferma l’arrivo di numerosi fan e ben presto il freddo lascia il posto al calore del pubblico che impaziente attende l’inizio del concerto previsto per le 22:30.
La Zilli e i Motherfunkers finalmente salgono sul palco in un gioco di luci, colori e suoni che avvolgono gli astanti già dalle prime note. Nina come al solito non si risparmia e ricambia l’affetto della platea con saluti, cuoricini e strette di mano alle prime file, a meno di un metro di distanza. Un boato scuote il locale quando Nina chiede di cantare insieme a lei la “sua canzone per eccellenza” 50.000. Tutto il club diventa così una cosa sola cantando, ballando e coreografando l’intero repertorio musicale. E’ già ora del classico cambio d’abito per la parte centrale del concerto: la più intima e sentita dall’artista piacentina, e la riprova la si ha alla sua risalita sul palco preceduta dall’intro di Come un miracolo, eseguita magistralmente da Heggy Vezzano con un assolo di chitarra di un minuto circa. Di questa parte del concerto sottolineiamo l’intensità di Sola, Il punto in cui tornare e Notte di luglio. La Zilli però ha ancora in serbo tanta energia e, dopo il secondo cambio d’abito, la fa esplodere cantando i suoi successi più travolgenti che il pubblico accompagna in ogni strofa delle hit proposte fino ad arrivare a Butti giù che, come da scaletta, chiude le quasi due ore di spettacolo che la cantante sta portando in giro per l’Italia.
La presentazione dei musicisti viene sottolineata dai vari stacchetti e per Heggy, Vee_zo, Jeeba, Nico, DJ Zak e Torre giunge il giusto riconoscimento del pubblico che si manifesta con abbondanti scrosci di applausi per ognuno di loro.
Il balletto finale chiude il concerto che i Bresciani porteranno nel cuore e nella mente per un bel po’. La Leonessa d’Italia ha risposto da Leonessa alla Regina del Soul. Ora qualche giorno di pausa per ricaricare le batterie e il prossimo fine settimana sarà la volta di una tripletta al sud: Napoli, Maglie (LE) e Modugno (BA).
ArZILLI del Sud siete pronti per un po’ di musica soul? Siete pronti o no per un po’ di musica soul? Nina sta arrivando e saranno tre concerti da non perdere.
#morefayah #jamahhh #staysoul
Alla prossima.

[Piero Albertella]



Foto di Piero Albertella







sabato 18 novembre 2017

Modern Art Tour 2017 // Nonantola

Una delle cose che ci sta regalando questo Modern Art Tour è la possibilità di conoscere dei club che vivono di musica e che la musica te la trasmettono appena ti trovi dentro. È il caso del Vox Club di Nonantola, caratteristico paesino della provincia modenese, che in questa stagione sta celebrando i suoi 25 anni di attività. Un piccolo palco dove sono passati artisti di spessore, dove centinaia di migliaia di persone hanno ballato, cantato e sudato insieme ai loro idoli.
L'ambiente è familiare, sembra che tutti si conoscano tra di loro, e questa cosa mi piace. Mi sembra il posto giusto dove poter ascoltare un concerto di Nina Zilli, qui la sua musica è di casa. Il locale è pieno il giusto quando le note suonate dalla band de Il mio posto quel'è introducono una stilosissima Zilli: che le danze abbiano inizio. Dall'alto della sua pedana Nina canta e balla insieme al pubblico infondendo energia pura in tutto il locale. L'alternanza tra i brani dell'ultimo lavoro e quelli più popolari è il mix perfetto delle nuove melodie che la Zilli sta portando in giro per l'Italia.
Si ascolta Bacio d'addio dedicata a tutti gli ometti presenti in sala (e non) rigorosamente cantandola e successivamente si balla al ritmo delle note di #RLL.
Al primo cambio d'abito Nina si ripresenta al pubblico seduta sulla pedana mentre alle sue spalle passano le immagini dei suoi disegni che caratterizzano anche il book del cd. Come un miracolo e Sola emozionano il pubblico tanto da farlo sembra quasi in trance.
In un attimo si passa all'ultimo cambio d'abito con le ultime dieci canzoni in scaletta che portano al termine del concerto. L'uomo che amava le donne è il pezzo più cantato, non da meno Se bruciasse la città con una Zilli che vestita di rosso fuoco, con tanto di mantello da Superwoman, ne esalta la perfomance.
Si conclude con il balletto finale che coinvolge tutta la band precedentemente presentata in tutti i suoi effettivi e con una versione di Nina "ginnasta" che si contorce per arrivare sotto al palco per salutare alcuni dei suoi piccoli sostenitori.
È stata una bella serata, concerto emozionante e molto coinvolgente; domani si passerà per Brescia ... altre emozioni in arrivo per il pubblico di Nina Zilli.
Stay tuned ma, soprattutto ... stay Soul!



Foto di Alessandro Morrica











domenica 12 novembre 2017

ModernArt Tour 2017 // Fontaneto d'Agogna

È al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, che si consuma l'ennesima tappa del Modern Art Tour.
Nina Zilli è arrivata all'appuntamento piemontese in splendida forma con tutta la Motherfunkers band al completo; il locale, caldo e accogliente, abbraccia gli artisti che poco dopo le 22 attaccano il primo pezzo in scaletta. Alcuni ArZILLI occupano i posti alle transenne e trascinano con passione il pubblico presente in un crescendo di cori e coreografie. Nina ripercorre tutto il suo repertorio: dagli esordi di 50.000 fino agli ultimi successi Mi hai fatto fare tardi e s Domani arriverà.
È ora del cambio d’abito e la seconda parte del concerto è quella più coinvolgente a livello emotivo con Come un miracolo,  scritta da Nina il giorno seguente all’attacco terroristico al Bataclan di Parigi (13 novembre 2015), Sola (presentata al festival di Sanremo due anni fa) e Il punto in cui tornare (brano scritto per Carlo U. Rossi, con il quale la Zilli ha collaborato per l’uscita di Sempre Lontano, il suo primo lavoro discografico).
È ora di procedere al secondo cambio d’abito e scatenarsi con la parte più ballata e coinvolgente dello show. L’amore è femmina, L’amore verrà, No Pressure, Se bruciasse la città e Butti giù sono alcuni dei brani che la "Fraschetta" interpreta e che il pubblico canta insieme a lei accompagnati dal groove dei musicisti.
Nina e la sua band si congedano da Fontaneto pronti a portare il Modern Art tour a Nonantona, alle porte di Modena, il prossimo 17 novembre.
Un fenomeno al Phenomenon ... vedremo come risponderà Nonantola. #staysoul

[Piero Albertella]


Foto di Claudio Eguaglia




domenica 5 novembre 2017

ModernArt Tour 2017 // Roma

“Vorrei vedere la vita con gli occhi tuoi.
Vorrei capire perché non ti fermi mai.
Non riposi mai ... non riposi mai.
Corri qua corri là ...”
È sulle note de Il mio posto qual’è che il ModernArt Tour sbarca nella capitale. Siamo all’Atlantico e sono passate da poco le 21 di sabato 4 novembre quando la sala che poco per volta si è gremita di pubblico ha iniziato ad inneggiare a Nina Zilli. I ragazzi della band suonano l’intro della cover della celebre canzone di Ornella Vanoni e la platea può finalmente far esplodere tutto il suo entusiasmo all’ingresso dell’artista.
Il primo  blocco di canzoni ripercorre parte dei suoi successi passati come Per sempre, 50.000 o Bacio d’addio alternandoli ad altri brani del nuovo album come Domani arriverà, 1xunattimo e la tanto cantata Ti amo mi uccidi, particolarmente apprezzata dal pubblico.
Doveroso cambio d’abito ed ecco il secondo blocco di canzoni dove la Zilli propone “la combo”  Come un miracolo e Sola (che riesce a creare un’atmosfera magica e intensa).
Il concerto scivola veloce e dopo l’ultimo cambio d’abito, sulle note de L’amore è femmina il pubblico scatta dalle sedie e corre sotto il palco per partecipare “più da vicino” alla parte finale del concerto cantando e ballando insieme a Nina.
Ovazioni anche per i musicisti che accompagnano l’artista piacentina in questo tour quando, al termine del concerto, vengono presentati singolarmente i vari Heggy, Vee Zo, Jeeba, DJ Zak, Nico e Torre, che ricambiano  l’entusiasmo della gente presente in sala. Balletto finale e Roma si congeda da Nina con applausi e ovazioni; la voglia di riascoltarla quanto prima è già nell’aria e nei commenti del pubblico nel post-concerto.

Prima del live da segnalare un’iniziativa voluta proprio dalla Zilli che ha riservato ad una ventina di ragazzi del suo fan club la possibilità di poter assistere al sound-check esattamente come fece già due anni fa in occasione del suo ultimo tour. Alle 18:30 si sono aperti i cancelli per gli ArZilli che, scortati dalle persone preposte alla sicurezza del club, vengono accompagnati nell’ampia sala del live. Sulle note di Sola, L’inferno e altri successi il tempo si ferma per un attimo ed è già ora di foto ricordo, autografi e quattro chiacchiere a tu per tu con la cantante che saluta i fan per andare al trucco e parrucco prima di iniziare il suo show.

Nina ha lasciato il segno e gli amici di Novara e dintorni sono già pronti ad accoglierla sabato 11 novembre al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna. 
Il tour continua ... altre avventure in arrivo.
#staysoul
[Piero Albertella]



Foto di Piero Albertella







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